I gruppi di appoggio: approccio multimodale.
Maria Grazia Saginario, Università di Parma e Università di Modena/Reggio Emilia
(IV Congresso Nazionale Parkinson Italia, Viareggio, 22-23 aprile 2004)

Si analizza l'esperienza di un gruppo aperto, condotto da una psicologa, composto da circa 10 partecipanti, uomini e donne, di età compresa fra i 40 ed i 75 anni, affetti da morbo di Parkinson (M.P.) in stadi diversi della malattia e dai loro familiari e strutturato in un incontro settimanale della durata media di 80 minuti da tre anni e mezzo.
Il programma si è articolato in quattro fasi susseguenti:
1. Training assertivo
2. Training di rilassamento
3. Neuroriabilitazione della memoria
4. Poesiaterapia
* La prima parte del programma si è svolta attraverso feed-back personali basati sulla comunicazione emotiva dei propri vissuti di malattia, in rapporto ad un tema condiviso e individuato in ogni incontro, supportato dall'analisi della "Carta dei diritti personali". Ispirandosi ad essa il gruppo e la psicologa hanno scelto i temi da trattare, in un percorso di miglioramento dello stile comportamentale, da passivo-aggressivo ad uno assertivo.
* La seconda parte del programma ha permesso una riduzione volontaria della tensione fisica (muscolare) oppure mentale o psicologica, attraverso l'apprendimento di semplici esercizi di rilassamento, utili all'interazione tra corpo e mente. La metodica di rilassamento più efficace nella malattia di Parkinson e utilizzata nel programma terapeutico è stato: il rilassamento progressivo del fisiologo statunitense Edmund Jacobson a carattere fisiologico e analitico. Con esso si sono considerati i singoli gruppi muscolari ad uno ad uno esercitandoli, ad un alternarsi di contrazione e distensione. Così i partecipanti hanno appreso a distinguere le sensazioni legate allo stato di tensione muscolare ed a quello di riposo, utilizzando la distensione muscolare per ridurre l'eccitabilità cerebrale. L'allenamento è stato di tipo fisico e mentale : la contrazione e la decontrazione della muscolatura delle varie parti del corpo è stata accompagnata dall'attenta osservazione delle sensazioni psicologiche prodotte dall'azione fisica., utilizzando una buona respirazione diaframmatica e acquisendo una sempre maggior conoscenza del proprio corpo, degli aspetti psico-fisici e viscerali, riducendo la tensione, la rigidità muscolare e il tremore, sintomi fastidiosi della malattia e causa di fobia sociale.
* La terza parte del programma riguardante la neuroriabilitazione dei deficit mnesici dovuti alla malattia si è concentrata sul miglioramento o la conservazione delle abilità cognitive e l'utilizzo della memoria immediata e differita. Scopo è quello di migliorare le abilità di memoria di cifre in soggetti parkinsoniani non dementi nelle fasi del processo di memorizzazione (fissazione, ritenzione e rievocazione). Dopo la somministrazione del subtest Memoria di Cifre del test Scala d'Intelligenza per Adulti di Wechsler Rivista (W.A.I.S.-R), il gruppo ha lavorato cercando di migliorare le capacità di memoria mediante l'utilizzo di esercizi di ripetizione diretta ed inversa, da scriversi in un quaderno. Gli esercizi consistevano nel memorizzare numeri utili per la vita dei pazienti, tra cui l'emergenza sanitaria, vigili del fuoco, polizia ed i numeri di familiari ed amici più vicini alla vita del soggetto, seguendo un approccio ecologico. L'aiuto reciproco nella risoluzione degli esercizi ha portato a risultati soddisfacenti (retest Memoria di Cifre della Scala d'Intelligenza di Wechsler per Adulti), migliorando l'autostima dei soggetti nell'apprendimento comune di strategie mnesiche.
* La quarta parte si è concentrata sull'utilizzo di mezzi espressivi e comunicativi dell'arte poetica. Il percorso terapeutico si è sviluppato attraverso la lettura, l'interpretazione di poesie scritte da autori famosi e la scrittura di poesie scritte dai soggetti partecipanti al gruppo. L'espressione attraverso l'arte poetica di quegli aspetti affettivo-relazionali sommersi ha permesso ai soggetti di esprimere la parte più profonda, autentica, creativa del Sé, generando energie positive, vitali e motivazionali utili al recupero di un significato progettuale e valoriale del senso della vita, minato dalla non accettazione della malattia e del corpo malato. L'aumento dell'autostima ed autoefficacia dei soggetti è stato possibile attraverso la "reminiscenza" del passato, il controllo del presente e la ricostruzione del futuro con l'aiuto dei ritmi e dei tempi delle forme poetiche create da loro.


- SINTESI ED EFFICACIA DELL'ESPERIENZA

In sintesi, il gruppo attraverso l'approccio multimodale è progredito nel:
1. Accettare la malattia, raccogliendo informazioni sull'evoluzione e possibilità terapeutiche, migliorando le capacità adattative all'ambiente e superando il conflitto intrapsichico provocato dalla discrepanza tra come il soggetto si vede e i suoi desideri di vita
2. Recuperare le abilità sociali e cognitive
3. Riconoscere le proprie emozioni e nell'esprimerle attraverso mezzi verbali e non
4. Promuovere abilità interpersonali nell'aiuto, nella comprensione e nell'ascolto reciproco
5. Capire ed esprimere sentimenti e pensieri positivi
6. Condividere modalità efficaci di problem-solving relative alla malattia e non
7. Raccontare in modo costruttivo le esperienze di malattia
8. Esplorare le modalità di relazioni interpersonali sia verbali, che non verbali, all'interno e all'esterno del gruppo
9. Modificare strategie interpersonali disadattive
10. Analizzare i diritti personali, ricercando un comportamento assertivo
11. Ridurre il disagio emozionale rispetto alle difficoltà motorie
12. Sviluppare capacità creative ed espressive

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

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