Si analizza l'esperienza di
un gruppo aperto, condotto da una psicologa, composto da circa
10 partecipanti, uomini e donne, di età compresa fra i
40 ed i 75 anni, affetti da morbo di Parkinson (M.P.) in stadi
diversi della malattia e dai loro familiari e strutturato in
un incontro settimanale della durata media di 80 minuti da tre
anni e mezzo.
Il programma si è articolato in quattro fasi susseguenti:
1. Training assertivo
2. Training di rilassamento
3. Neuroriabilitazione della memoria
4. Poesiaterapia
* La prima parte del programma si è svolta attraverso
feed-back personali basati sulla comunicazione emotiva dei propri
vissuti di malattia, in rapporto ad un tema condiviso e individuato
in ogni incontro, supportato dall'analisi della "Carta dei
diritti personali". Ispirandosi ad essa il gruppo e la psicologa
hanno scelto i temi da trattare, in un percorso di miglioramento
dello stile comportamentale, da passivo-aggressivo ad uno assertivo.
* La seconda parte del programma ha permesso una riduzione volontaria
della tensione fisica (muscolare) oppure mentale o psicologica,
attraverso l'apprendimento di semplici esercizi di rilassamento,
utili all'interazione tra corpo e mente. La metodica di rilassamento
più efficace nella malattia di Parkinson e utilizzata
nel programma terapeutico è stato: il rilassamento progressivo
del fisiologo statunitense Edmund Jacobson a carattere fisiologico
e analitico. Con esso si sono considerati i singoli gruppi muscolari
ad uno ad uno esercitandoli, ad un alternarsi di contrazione
e distensione. Così i partecipanti hanno appreso a distinguere
le sensazioni legate allo stato di tensione muscolare ed a quello
di riposo, utilizzando la distensione muscolare per ridurre l'eccitabilità
cerebrale. L'allenamento è stato di tipo fisico e mentale
: la contrazione e la decontrazione della muscolatura delle varie
parti del corpo è stata accompagnata dall'attenta osservazione
delle sensazioni psicologiche prodotte dall'azione fisica., utilizzando
una buona respirazione diaframmatica e acquisendo una sempre
maggior conoscenza del proprio corpo, degli aspetti psico-fisici
e viscerali, riducendo la tensione, la rigidità muscolare
e il tremore, sintomi fastidiosi della malattia e causa di fobia
sociale.
* La terza parte del programma riguardante la neuroriabilitazione
dei deficit mnesici dovuti alla malattia si è concentrata
sul miglioramento o la conservazione delle abilità cognitive
e l'utilizzo della memoria immediata e differita. Scopo è
quello di migliorare le abilità di memoria di cifre in
soggetti parkinsoniani non dementi nelle fasi del processo di
memorizzazione (fissazione, ritenzione e rievocazione). Dopo
la somministrazione del subtest Memoria di Cifre del test Scala
d'Intelligenza per Adulti di Wechsler Rivista (W.A.I.S.-R), il
gruppo ha lavorato cercando di migliorare le capacità
di memoria mediante l'utilizzo di esercizi di ripetizione diretta
ed inversa, da scriversi in un quaderno. Gli esercizi consistevano
nel memorizzare numeri utili per la vita dei pazienti, tra cui
l'emergenza sanitaria, vigili del fuoco, polizia ed i numeri
di familiari ed amici più vicini alla vita del soggetto,
seguendo un approccio ecologico. L'aiuto reciproco nella risoluzione
degli esercizi ha portato a risultati soddisfacenti (retest Memoria
di Cifre della Scala d'Intelligenza di Wechsler per Adulti),
migliorando l'autostima dei soggetti nell'apprendimento comune
di strategie mnesiche.
* La quarta parte si è concentrata sull'utilizzo di mezzi
espressivi e comunicativi dell'arte poetica. Il percorso terapeutico
si è sviluppato attraverso la lettura, l'interpretazione
di poesie scritte da autori famosi e la scrittura di poesie scritte
dai soggetti partecipanti al gruppo. L'espressione attraverso
l'arte poetica di quegli aspetti affettivo-relazionali sommersi
ha permesso ai soggetti di esprimere la parte più profonda,
autentica, creativa del Sé, generando energie positive,
vitali e motivazionali utili al recupero di un significato progettuale
e valoriale del senso della vita, minato dalla non accettazione
della malattia e del corpo malato. L'aumento dell'autostima ed
autoefficacia dei soggetti è stato possibile attraverso
la "reminiscenza" del passato, il controllo del presente
e la ricostruzione del futuro con l'aiuto dei ritmi e dei tempi
delle forme poetiche create da loro.
- SINTESI ED EFFICACIA DELL'ESPERIENZA
In sintesi, il gruppo attraverso l'approccio multimodale è
progredito nel:
1. Accettare la malattia, raccogliendo informazioni sull'evoluzione
e possibilità terapeutiche, migliorando le capacità
adattative all'ambiente e superando il conflitto intrapsichico
provocato dalla discrepanza tra come il soggetto si vede e i
suoi desideri di vita
2. Recuperare le abilità sociali e cognitive
3. Riconoscere le proprie emozioni e nell'esprimerle attraverso
mezzi verbali e non
4. Promuovere abilità interpersonali nell'aiuto, nella
comprensione e nell'ascolto reciproco
5. Capire ed esprimere sentimenti e pensieri positivi
6. Condividere modalità efficaci di problem-solving relative
alla malattia e non
7. Raccontare in modo costruttivo le esperienze di malattia
8. Esplorare le modalità di relazioni interpersonali sia
verbali, che non verbali, all'interno e all'esterno del gruppo
9. Modificare strategie interpersonali disadattive
10. Analizzare i diritti personali, ricercando un comportamento
assertivo
11. Ridurre il disagio emozionale rispetto alle difficoltà
motorie
12. Sviluppare capacità creative ed espressive
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
1) Costantini A (2000) Psicoterapia
di gruppo a tempo determinato. Basi teoriche ed efficacia clinica,
Mc Graw Hill, Milano;
2) Ellgring H. et al. (1993) Psychosocial aspects of Parkinson's
disease, Neurology 43 (suppl.6): S41-4
3) Johnson S.L. (1997) Therapist's guide to Clinical Intervention,
Academic Press, New York;
4) McKenzie R. (1990) Time-limited group psychotherapy, American
Psychiatric Press, Washington;
5) MacKenzie K.R. ( Advances in group psychotherapy, Current
Opinion in Psychiatry,10-239-242©ob;
6) Raman K., Miller K., Gordon M. (1988) Therapeutic factors
within in-patient and out-patient psychotherapy groups, Br J
Psychiatry, 152: 229-233;
7) Saginario M.G. (2003) Elementi di Psicologia Generale e Sociale,
Edizioni Scientifiche Santa Croce, Parma,.
8) Saginario M.G. (2002) La salute in psicologia: strategie e
tecniche di gestione dello stress, p. 186-196 in AA. VV. Normalità
e follia, Vicolo del Pavone, Piacenza
9) Saginario M.G (2003) La dimensione del tempo: aspetti psicologici
p. 77-83 in Olmi G, Piazza S, Toscani F Il tempo e il soggetto,
CLEUP, Padova
10) Yalom I. (1997) Teoria e pratica della psicoterapia di gruppo,
Boringhieri, Torino, 4°edizione. |