Il neurologo prof. Renzo Bassi risponde alle vostre domande
(06 - 10; 19 febbraio - 6 novembre 2006).
10 - Il 6 novembre 2006 R.D. ha chiesto:
"Salve prof., la mia domanda è questa: Cosa si evince dalla SPECT con DATSCAN?
Mi è stato diagnosticato il morbo di Parkinson da circa 1 anno; è possibile che con questo tipo di esame si tolga ogni dubbio? Colgo l'occasione per salutarla."
  "Salve, il radiofarmaco diagnostico iniettabile DaTSCAN è indicato per rilevare la perdita di terminazioni neuronali dopaminergiche funzionali nel corpo striato di pazienti affetti da Sindromi Parkinsoniane clinicamente incerte, al fine di agevolare la differenziazione del Tremore Essenziale dalle Sindromi Parkinsoniane correlabili al Morbo di Parkinson idiopatico, Atrofia
Plurisistemica e Paralisi Sopranucleare Progressiva.
Peraltro l'esame con DaTSCAN non consente di discriminare tra Morbo di Parkinson, Atrofia Plurisistemica e Paralisi Sopranucleare Progressiva.
In sintesi con questo test si può vedere un malfunzionamento nella zona che è implicata per dare i sintomi del morbo di Parkinson : l'esame peraltro non è del tutto specifico e non toglie i dubbi per la diagnosi esatta di morbo di parkinson. Certi reperti della SPECT con DATSCAN possono dare una buona probabilità di trovarci di fronte al morbo di Parkinson. Cordialità."
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9 - Il 29 ottobre 2006 V. ha chiesto:
"Salve Dott. Bassi, mia madre (63anni) è stata operata 20 giorni fa per l'idrocefalo, dopo che da giugno scorso cercavano di tirarla fuori, senza successo, da una depressione bipolare che le causava stato confusionale, di cui soffre periodicamente dal 99. Premetto che a gennaio scorso ha subito un intervento di aneurisma cerebrale sulla parte anteriore destra che è andato a buon fine, per cui si era ripresa benissimo. Per farla breve, durante il mese prima dell'intervento di derivazione ventricolo-perit. ha preso i seguenti farmaci: paroxetina 40gg + solian200 (due pastiglie) + elopram (non so che dosi). Ora, a 20 gg dall'intervento non si è ancora ripresa e i medici parlano di un parkinsonismo da farmaci (è bloccata a letto, i muscoli non tremano più ma sono rigidi e le danno forti dolori ad ogni movimento, anche stare seduta è un problema). Questi farmaci non li prende più da inizio ottobre, possibile che non migliori? So che le danno il motilium ma senza risultato (serve per il parkinson?!). Si guarisce dal parkinsonismo? La ringrazio anticipatamente"
  "Salve, è assai difficile pensare che i farmaci antidepressivi usati (paroxetina e citalopram) siano causa di consistente parkinsonismo.
Peraltro la condizione di idrocefalo può causare un parkinsonismo che non viene automatica- mente risolto dall'intervento di derivazione. Forse il danno cerebrale da aneurisma concorre al quadro di sofferenza cerebrale con aspetti parkinsoniani.
Dal parkinsonismo si può certamente migliorare; molte sono le cause di esso (che magari possono sommarsi). Bisogna escludere che durante il ricovero siano stati somministrati sedativi con effetti extrapiramidali (che simulano il Parkinson).
Il Motilium viene utilizzato in genere in accoppiata con i farmaci per il morbo di Parkinson (levodopa o similari) per evitare la nausea indotta da tali farmaci.
Forse nel vostro caso ha un'altra motivazione.
Cordialità."
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8 - Il 4 aprile 2006 S.X. ha chiesto:
"Salve, da poco ho saputo che ad una mia amica di 34 anni hanno riscontrato il Parkinson giovanile. Volevo sapere bene in cosa consiste, se si cura, se è grave, ecc.. Grazie!"
  "Caro amico, esiste effettivamente anche il morbo di Parkinson che inizia in età giovanile (anche attorno ai trent'anni).
Si tratta di una patologia che richiede studi approfonditi per avere la diagnosi certa e per studiare se non dipenda da altri fattori.
E' un disturbo che può esser di limitata gravità e molto lento nello sviluppo; in ogni caso è trattabile.
I neurologi hanno a disposizione molti farmaci efficaci e, se il caso, metodi chirurgici in via di interessante sviluppo. Cordialità."
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7 - Il 30 marzo 2006 D.C. ha chiesto:
"Caro prof., le scrivo per avere una delucidazione. Mio padre è stato visitato a Xxxxx qualche settimana fa; prima era in cura a Yyyyy. A Xxxxx gli hanno cambiato il dosaggio di Madopar 250 a 1/2 x 4 volte al giorno. Mio padre (72 anni) faceva una cura che prevedeva Eparina (Clarisco fiale) per 10 giorni al mese associate alla Cardioaspirina, oltre a Gardenale 100 la sera, Torvast e Ramipril durante la giornata. A Xxxxx mi hanno detto che l'Eparina non è prevista, e che per i problemi cardiovascolari forse sarebbe il caso di associare Persantin o Comtan con la Cardioaspirina. Mio padre ha avuto un episodio di fibrillazione atriale parossistica nel 2002 e poi due convulsioni nel 2004 (anno in cui è cominciato il tremore alla mano destra e il dolore alla spalla si è acutizzato). Il prof. mi ha invitato a farlo visitare da un buon cardiologo per sciogliere il nodo Eparina. Lei che ne pensa? Consideri che mio padre è allo stadio 1, diagnosticato da un anno e da poco ha fatto la Spect che ha confermato il Parkinson. Non ha mai avuto problemi cardiaci, nè diabete, nè colesterolo. Se vuole altre news le riscrivo. Mi scusi per il disturbo."
  "Cara D.C., mi pare che quello che è stato consigliato a Xxxxx sia razionale e di buon senso. A parte la terapia con Madopar che è in linea con i protocolli per gli stadi iniziali del morbo di Parkinson, indubbiamente serve riflettere sulla terapia anticoagulante o antiaggregante a lungo termine in considerazione della storia di fibrillazione atriale. Un altro punto da valutare è se conviene ancora usare il Gardenale a dose piena, o un altro epilettico e per quanto tempo ancora. Penso che il neurologo che vi segue saprà dare un consiglio appropriato in
merito. Cordialità."
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6 - Il 19 febbraio 2006 P.P. ha chiesto:
"Mio padre, che ha 64 anni, da circa 8 è affetto da Parkison. Ormai i farmaci che prende non fanno più effetto. Sarebbe possibile sottoporlo ad operazione per l'impianto dell'eletrostimolatore celebrale? dove si trovano i Centri che effettuano questo tipo di intervento? La ringrazio e buon lavoro."
  "Caro P.P.,
se suo padre dopo parecchi anni dall'insorgenza di malattia di Parkinson (tipicamente dopo 8 anni) risponde male ai farmaci, magari non risponde più neanche alla pompa di infusione di dopaminostimolanti, potrebbe esser giustamente un candidato all'impianto di elettrostimolatore cerebrale.
Infatti "i candidati alla DBS costituiscono circa il 10% della popolazione parkinsoniana, sono soggetti relativamente giovani e sani (limite di età 70 anni), con severe complicanze da levodopa, con una eccellente risposta alla terapia, ma di breve durata, con funzioni cognitive e mentali integre e imaging neuroradiologico normale".
La valutazione dell'utilità di questa procedura, che è piuttosto impegnativa, richiede una attenta selezione globale dei pazienti che sarà guidata dai neurologi esperti nei disturbi del movimento (Centri Parkinson).
Anche nella sua città vi sono centri di questo tipo in vari reparti neurologici di Ospedali e Cliniche Universitarie che potranno esser di aiuto verso questo percorso chirurgico. Cordialità."