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Il neurologo prof.
Renzo Bassi risponde alle vostre domande (101 - 105; 13 luglio - 27 luglio 2009). |
105 - Il
27 luglio 2009 M.Z. ha chiesto: "Buonasera Professore, avrei bisogno di alcune informazioni sulle terapie antiparkinsoniane e sugli effetti collaterali. A mio padre, 55 anni, è stato diagnosticato il Parkinson da circa 20 gg. I sintomi riscontrati erano rigidità, bradicinesia e microscrittura senza tremore. Gli è stato prescritto un trattamento con Requip 2 mg RP per una settimana, per poi passare al Requip 4 mg RP. Nei primissimi giorni si è manifestata solo della sonnolenza, poi ridottasi. Dopo qualche giorno mio padre ha avuto un malore, che gli ha provocato un calo di pressione che lo ha portato quasi allo svenimento. Stessa situazione, più accentuata, si è presentata dopo una settimana dall'inizio del trattamento con il 4 mg. C'è da dire comunque che il trattamento sta portato dei visibili miglioramenti dei sintomi. La mia domanda è questa: questi effetti collaterali sono da ritenersi un fatto isolato e dovuti quindi all'assunzione del farmaco? Oppure sarebbe il caso di sospendere il trattamento e provarne qualche altro? La ringrazio anticipatamente per i chiarimenti che vorrà fornirci."
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104 - Il
23 luglio 2009 S.O. ha chiesto: "Gentile Professore buongiorno, mia mamma, 56 anni, sotto prescrizione medica del neurologo che la seguiva per disturbi depressivi avuti negli anni novanta, prende da anni Zyprexa, aggiungerei abbastanza "indiscriminatamente" visto che il neurologo ultimamente glieli prescriveva senza nemmeno visitarla. Questo l'ha portata a sviluppare diversi disturbi muscolari, sopratutto rigidità alla mano destra (che si credeva fossero dovuti al fatto che scrive tanto) e difficoltà nell'esprimersi, nel parlato, nei momenti che potrei definire per lei emotivamente più imbarazzanti. Dagli esami effettuati in questi giorni si è appreso che questi disturbi sono legati ad un parkinsonismo sviluppatosi dall'uso indiscriminato di Zyprexa, e le è stato fortemente suggerito di cambiare terapia e di seguirne una relativa anche a quanto ora riscontrato. Le chiedo se cortesemente saprebbe indicarmi uno o più Centri (o un sito dove posso recuperare i contatti) specializzati nella cura dei disturbi di parkinsonismo, ovviamente in tutta Italia, in quanto in Sardegna tutti i medici (non tanti, ma quelli fin'ora incontrati) si stanno rivelando abbastanza ostici e oserei dire menefreghisti nei confronti dei disturbi conseguenti alla terapia fin'ora prescrittale. Sono ovviamente ben accetti ulteriori suggerimenti, di ogni tipo, che lei ritenga possano essere di aiuto. Ringraziandola anticipatamente, porgo distinti saluti."
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103 - Il
18 luglio 2009 S.P. ha chiesto: "Buongiorno prof. Bassi, ho 42 anni, circa 8 mesi fa ho cominciato ad avere problemi al braccio destro, in particolare non riuscivo a farmi la barba, lavarmi i capelli poi sul lavoro (faccio il cuoco) facevo fatica a taglire la carne, tritare, spadellare, e a fine serata ero molto stanco con occhiaie nere. Ho fatto delle analisi finchè due mesi fa mi e stato diagnosticato il Parkinson giovanile, premetto che prima di sapere sono entrato in malattia in quanto non ero più in grado di lavorare (con il braccio destro non riuscivo piu a tagliare ne a spadellare, in piu si era aggiunta la gamba destra che a metà giornata la trascinavo). Ora prendo una compressa di requip da 4 mg a rilascio prolungato al giorno. La mia domanda è: se la diagosi va bene secondo lei, ma sopratutto visto che in due mesi non ho alcun risultato possa sperare in un miglioramento sufficente per ritornare a lavorare o devo cercare di reinvetarmi la vita lavorativa. Ringrazio e saluto."
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102 - Il
17 luglio 2009 M.M. ha chiesto: "Gentile Dottore, mio marito da ormai un anno ha un tremore alla mano sinistra (principalmente pollice ed indice) in quasi tutto l'arco della giornata, pur conducendo una vita molto attiva e non evidenzia altri segni parkinsoniani. Gli é stata fatta una diagnosi clinica d'inizio Parkison. Abbiamo ora un grosso dubbio perché il neurologo l'ha sottoposto al test alla levodopa (per una settimana in preparazione a questo test ha assunto per tre volte al di' il Peridon ma quando hanno somministrato la levodopa, pur aspettando due ore-tre ore la mano continuava a tremare e secondo il neurologo la levodopa avrebbe dovuto agire eliminando il tremore, pertanto forse non si tratta di Parknson ma di tremore essenziale. Il mio quesito é il seguente: é possibile che in una fase iniziale di Parkinson la levodopa non faccia il suo effetto pertanto il malato non risponde positivamente al farmaco? Mio marito vorrebbe evitare, per il momento il dat-scan poiché si tratta di un esame con un radiofarmaco radioattivo. Mi può dare qualche consiglio? Aggiungo che si é sottoposto anche a una risonanza magnetica al cranio che non ha evidenziato nulla, tutto nella norma. La ringrazio moltissimo per la risposta. "
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101 - Il
13 luglio 2009 S. da T. ha chiesto: "Mio papà, di anni 77, ha il morbo di Parkinson da circa 10 anni, e in questi anni i sintomi che ha manifestato sono i tipici sintomi causati dalla malattia. Ma da qualche mese a questa parte abbiamo notato, oltre un graduale peggioramento, vede persone estranee che realmente non ci sono, cioè mentre parla ci racconta che ci sono delle persone sul divano che parlano tra di loro, e che ovviamente noi non vediamo. Vorrei sapere se tutto ciò può dipendere dalla malattia. Grazie saluti."
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