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Il neurologo prof.
Renzo Bassi risponde alle vostre domande (141 - 145; 21 - 31 gennaio 2010). |
145 - Il
31 gennaio 2010 T.C. ha chiesto: "A mia moglie (69 anni) che ha difficoltà nella deambulazione (ma assenza di tremore alle mani) è stato diagnosticato un Parkinson, ma non ha ancora effettuato il DAT-SCAN perché non si sente in grado di affrontare tale esame. Per questo motivo le hanno prescritto una terapia a base di levodopa (SINEMET 100 mg/25) che ha iniziato da tre giorni a dosi ridotte (1/2 compressa, tre volte al giorno). Oltre ad avvertire vari disturbi (spille alla testa, vampate di calore) non ha riscontrato alcun beneficio nella deambulazione, che anzi ritiene che sia peggiorata. Dopo quanto tempo è possibile stabilire l'efficacia della terapia? Grazie"
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144 - Il
29 gennaio 2010 S. ha chiesto: "Mio padre di anni 78 ha cominciato da un mese ad avere tremore al braccio destro e gli è stato diagnosticato un Parkinson allo stadio iniziale. Da circa 4 anni inoltre avverte saltuariamente e per periodi transitori un senso di debolezza e di scarsa sensibilità degli arti inferiori dal ginocchio in giù, che soprattutto camminando su pavimentazioni liscie e lucide genera in lui un senso di scarso equilibrio. Non presenta comunque altri sintomi di rigidità o di movimenti impacciati o rallentati. Io volevo sapere se questa sensazione che avverte alle gambe da oltre 4 anni può considerarsi un sintomo iniziale del Parkinson che poi gli è stato recentemente diagnosticato, ed in caso affermativo cosa può significare in termini di evoluzioni della malattia?"
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143 - Il
28 gennaio 2010 A.C. ha chiesto: "Caro dottore, mia nonna, 86 anni, cui è stata diagnosticata una forma di parkinsonismo, soggetta a Tia (a causa di uno di questi ebbe una caduta casalinga che però non ha provocato danni, ma che ci ha fatto comprendere la problematica neurologica durante il ricovero ospedaliero) sovente è soggetta a momenti di sonnolenza profonda, in cui dorme anche di giorno con una forte pigrizia. A volte la preoccupazione diventa elevata, specie quando tende a non rispondere a stimoli esterni. Il medico di famiglia tiene a considerare questi episodi come legati al normale decorso della malattia. Tali episodi di sonnolenza profonda sono normali? Dobbiamo continuamente allarmarci? E' capitato che siano collegati a questi abbassamenti di pressione. A volte questo non si riscontra. Mi può dare delucidazioni in merito? "
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142 - Il
225 gennaio 2010 R.T. ha chiesto: "Salve, sono un ragazzo di 44anni di R..... e da circa un anno che mi e stato diagnosticato il Parkinson non so a chi rivolgermi. L'Ospedale che mi segue è assente; mi danno farmaci, poi li tolgono perche dicono tanto questi facevano solo male, prova questi sono meglio vedrai.... Insomma da chi rivolgermi che sia serio e dia importanza al proprio lavoro? Scusi ma è rabbia e mi creda grazie se volesse rispondermi"
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141 - Il
21 gennaio 2010 S.B. ha chiesto: "Gentile dotore, a mia madre di anni 73 è stato diagnosticato il morbo di Parkinson da ca 2 mesi e in questo arco di tempo ha preso sinemet 100-25 per tre volte al giorno senonche´il 4 gennaio alzandosi dal letto la mattina un po´velocemente è caduta rompendosi il polso. Da allora hanno iniziato una serie di movimenti non controllati della dita dei piedi e delle gambe che le creano problemi di equlibrio. Il medico ha ordinato un abbassamento della terapia ad 1+1/2 per tre volte al giorno tenendola in osservazione a casa fino ad abbassare ad un minimo di 1 sempre tre volte al giorno. Non siamo passati ancora alla unica pastiglia e mia madre è di nuovo caduta. Se i movimenti non migliorano si passerà ad un altro farmaco. Io mi chiedo se è una buona soluzione oppure la malattia è semplicemente peggiorata visto che dopo ogni trauma ci è stato detto che può accadere e quindi forse bisogna aumentare la terapia? "
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