Sviluppare relazioni a lungo
termine con le organizzazioni di pazienti può soltanto
aumentare linteresse commerciale per le malattie croniche
da parte dellindustria farmaceutica una situazione
che potrebbe produrre benefici a vantaggio della vita delle persone
affette da queste condizioni, sostengono Beverly Barr
e Knut-Johan Onarheim.
Per quanto in ambito sanitario i pazienti rappresentino di fatto
il cliente finale, storicamente la loro voce ha avuto un ruolo
limitato nel decidere se e quando farmaci e trattamenti sarebbero
dovuti arrivare sul mercato. Le società hanno focalizzato
i loro sforzi di marketing sui medici e, più recentemente,
si sono concentrate sui soggetti paganti e sui legislatori. Ma
non cè alcun dubbio che le società farmaceutiche
abbiano cominciato a focalizzarsi di più sui pazienti
da assistere. In unindagine in occasione della Eyeforpharma
Patients Week nellottobre 2010, il 54% degli intervistati
delle case farmaceutiche ha affermato che i pazienti rappresentano
i clienti più importanti davanti
ai soggetti paganti e ai medici.
Cè anche un crescente riconoscimento dei vantaggi
derivanti dal consentire ai pazienti di fare scelte sanitarie
informate e di essere attivamente coinvolti nella gestione della
loro malattia. La crescita delle informazioni sanitarie online,
la comparsa di farmacie online, lo sviluppo della comunicazione
tra pazienti attraverso le piattaforme dei social media, i nuovi
strumenti per la conformità e il monitoraggio dei farmaci
e una generale tendenza verso una medicina più personalizzata
sono soltanto alcuni dei fattori
che favoriscono questo cambiamento.
VANTAGGI A LUNGO TERMINE PER BIG PHARMA
Naturalmente, ci sono ostacoli culturali e di regolamentazione
che rendono difficile per Big Pharma interagire direttamente
con i pazienti; eppure, nonostante ciò, ci sono diversi
modi per collaborare in modo più efficace con le organizzazioni
di pazienti nella lotta per migliorare la comprensione delle
loro
esigenze, di coloro che li assistono e delle loro famiglie e
per costruire più solide relazioni sinergiche a lungo
termine.
Per lindustria farmaceutica, limpatto dei programmi
centrati sul paziente rappresenta molto di più della semplice
crescita delle vendite a breve termine. Ci sono benefici di vasta
portata che possono essere raggiunti impegnandosi con i pazienti
in una partnership più significativa che:
- crei fiducia e una maggiore comprensione delle esigenze reciproche
- aumenti la visibilità e crei la consapevolezza della
dedizione della società al miglioramento della cura e
del supporto ai pazienti
- migliori lidentificazione dei pazienti, aumentando quindi
laccesso a trattamenti adeguati
- aumenti lattaccamento del paziente e il sostegno dello
stesso ai brand/prodotti
- respinga le informazioni online di scarsa qualità, consenta
ai pazienti di svolgere un ruolo più attivo nella loro
cura e contribuisca alla prevenzione, alla diagnosi precoce e
a una migliore gestione della malattia
- ottimizzi luso appropriato dei farmaci (leducazione
e il sostegno sono fondamentali per laderenza alla terapia,
soprattutto per condizioni patologiche che possono essere gestite
ma non curate)
- fornisca una prospettiva unica sul valore di un prodotto o
su unarea della malattia, comprese la comodità della
somministrazione, il supporto a coloro che assistono i pazienti
e i costi generali a carico della società, aiutando pertanto
a soddisfare i requisiti dei soggetti paganti (quali i risultati
riportati dai pazienti)
- garantisca una migliore comprensione dei sottogruppi di pazienti
e del loro trattamento
- consenta di avere un meccanismo di feedback continuato per
area di malattia e prodotto.
RECENTI INIZIATIVE CENTRATE SUL PAZIENTE
È incoraggiante rilevare che gli operatori sanitari e
i soggetti paganti cominciano a invitare le persone a gestire
la loro stessa salute, in particolare in caso di condizioni croniche.
Per esempio, il Ministero della Salute del Regno Unito sta attualmente
testando budget sanitari individuali, mentre il July 2010 NHS
White Paper Equity and excellence: liberating the
NHS (Equità ed eccellenza alleggerire il
sistema sanitario nazionale) contiene laffermazione
Nessuna decisione su di me, senza di me.
I governi stanno inoltre investendo nella sensibilizzazione sulle
malattie e nei programmi di alfabetizzazione sanitaria per migliorare
la conoscenza pubblica di complesse informazioni sanitarie. Questi
interventi comprendono la direttiva sulle informazioni ai pazienti
dellUnione Europea, che si propone di migliorare laccesso
dei pazienti europei ad informazioni di elevata qualità
sui farmaci
oggetto di prescrizione. Anche le autorità di regolamentazione
si stanno impegnando attivamente con i pazienti a collaborare
con gli stessi in modo più stretto. Negli USA, per esempio,
la Food and Drug Administration (FDA) ha cominciato a raccogliere
dati sugli eventi avversi attraverso le comunità online.
Le società farmaceutiche, nel frattempo, stanno studiando
diverse iniziative di marketing centrate sul paziente, tra le
quali programmi di accesso o di condivisione dei rischi per i
pazienti abbinati ad innovativi accordi sul prezzo. Questi programmi
faciliteranno laccesso a determinati farmaci a costo elevato
o altre tecnologie. Lo studio di medicine personalizzate basate
sui biomarcatori è un altro esempio. Inoltre, le società
farmaceutiche stanno cominciando a collaborare con i pazienti
direttamente attraverso le piattaforme dei social media. Un esempio
di ciò è rappresentato da
ManMOT, un ambulatorio online creato da Pfizer e supportato da
cinque organizzazioni di pazienti del Regno Unito.
La comparsa di siti internet non farmaceutici è anchessa
un esempio incoraggiante dellimpegno
attivo dei pazienti. Per esempio, Health Unlocked collabora con
le organizzazioni di pazienti per fornire strategie centrate
sul paziente per la raccolta di dati, supporto online, strumenti
di auto-monitoraggio, etc., mentre negli Stati Uniti, Patients
Like Me è una piattaforma online di condivisione dati
per persone con determinate malattie croniche.
LIMPORTANZA DELLE ASSOCIAZIONI DI PAZIENTI
In molti di questi casi, le organizzazioni di pazienti svolgono
un importantissimo ruolo di intermediazione. La loro missione
consiste nellascoltare le esigenze dei loro soci e sviluppare
progetti basati su tali esigenze.
Pertanto, si trovano nella posizione ideale per costruire importanti
relazioni con tutti i portatori di interesse e per parlare in
nome dei pazienti con ununica voce, rendendole dei partner
chiave per lindustria farmaceutica.
In effetti, le organizzazioni di pazienti sono già dei
player molto influenti nel sensibilizzare il legislatore e lopinione
pubblica su determinate malattie e il loro peso per la società.
Per esempio, l Organizzazione
Europea per le Malattie Rare (EURORDIS) collabora attivamente
con la Commissione Europea per sensibilizzare lopinione
pubblica sulle malattie rare e sui farmaci orfani.
Analogamente, lEPDA sta raccogliendo prove essenziali
come parte della sua campagna Move for Change per convincere
i legislatori a promuovere dei cambiamenti che miglioreranno
la qualità di vita delle persone affette da Parkinson.
Le organizzazioni di pazienti stanno inoltre aumentando la loro
presenza sui social network quali Facebook, Twitter, Myspace
e Bebo, oltre che sui forum, sui blog e sulle community dei pazienti.
Inoltre, queste organizzazioni rappresentano la migliore fonte
di informazioni reali centrate sui pazienti in relazione alla
percezione pubblica di una malattia specifica. Unindagine
EPDA del 2009, per esempio, ha rivelato una scarsa conoscenza
da parte dellopinione pubblica dellincidenza sociale
ed economica
del Parkinson. In risposta a ciò, venne lanciata la campagna
di sensibilizzazione Life with Parkinsons per confutare
le comuni idee errate in materia dellopinione pubblica
e dei legislatori. Analogamente, la campagna Living on a Knife
Edge di Asthma UK viene usata come un richiamo ad agire per migliorare
la
vita delle persone affette da asma.
UNA BASE DI SUPPORTO VITALE
In breve, le organizzazioni di pazienti sono dei sostenitori
potenti ed efficaci che possono supportare le attività
di lobbying legate alle malattie. Facendo pressione individualmente
e collettivamente sui governi europei e nazionali, esse rendono
pienamente consapevoli politici e responsabili delle decisioni
delle numerose disuguaglianze sanitarie e li incoraggiano attivamente
ad apportare dei cambiamenti
nella diagnosi e nella gestione delle malattie.
LEPDA, per esempio, collabora attivamente con altre organizzazioni
di pazienti collegate (quali lo European Patients Forum, lo European
Disability Forum e la European Federation of Neurological Associations)
in aree di comune interesse. Queste partnership hanno come risultato
una vasta rete di contatti con unampia varietà di
esperienze e una potente voce che parla a nome dei pazienti.
Inoltre, le organizzazioni di pazienti contribuiscono ai programmi
di formazione medica e di sviluppo professionale fornendo una
prospettiva generale dal punto di vista del paziente e importanti
informazioni su determinate malattie. Per esempio, unindagine
condotta dallorganizzazione ombrello
tedesca per le malattie rare ACHSE ha mostrato che molte organizzazioni
di pazienti affetti da malattie rare sono attivamente coinvolte
in attività di formazione rivolte a medici e ricercatori
che si specializzano nella malattia in questione.
CÈ ANCORA MOLTO DA FARE
Le società farmaceutiche devono migliorare lintera
esperienza della terapia coi farmaci da parte del paziente, non
soltanto lesito.
Il modo più efficace ed appropriato per lindustria
farmaceutica per fare ciò è quello di costruire
relazioni forti, a lungo termine e reciprocamente vantaggiose
con le organizzazioni di pazienti. Queste
organizzazioni forniscono una migliore comprensione delle prospettive,
delle esigenze, dei problemi e delle aspettative dei pazienti
in relazione alla loro salute, la loro malattia e la relativa
gestione. Esse lavorano continuativamente e con successo per
dare ai pazienti una voce.
Uno dei modi migliori per sostenere e rafforzare le attività
delle organizzazioni di pazienti e per controllare laccesso
al paziente è per lindustria farmaceutica
fornire finanziamenti non restrittivi. Inoltre, essa può
fornire competenze, tecnologie e informazioni aggiuntive e complementari.
Collaborando come partner allo stesso livello, la conoscenza
della malattia può essere migliorata e i pazienti potrebbero
godere di equità nelle cure ed accedere ai prodotti migliori
e più appropriati.
Inoltre, lindustria dovrebbe continuare a supportare la
collaborazione medico-paziente per esempio, fornendo una
formazione su tutti gli aspetti della gestione della malattia
(non soltanto su prodotti specifici) e offrendo soluzioni tecnologiche
innovative, quali siti internet e applicazioni per smartphone,
così da migliorare la comunicazione tra medici e pazienti.
Tuttavia, è importante che tutte le
interazioni siano sostenute da solide strutture basate
sui codici di comportamento del settore e sui requisiti locali
in modo da garantire che le collaborazioni siano definite
chiaramente, etiche, trasparenti, conformi alla legge e che preservino
lindipendenza e la responsabilità di entrambe le
parti.
UN CASO DI IMPEGNO
Via via che i governi e gli operatori sanitari si concentrano
sempre più su cure centrate sul paziente, ci si aspetta
che le società farmaceutiche seguano questo esempio. In
effetti, gli operatori sanitari a tutti i livelli si aspettano
che lindustria fornisca un impegno a lungo termine nelle
diverse aree della
malattia oltre che potenziali soluzioni di cura.
Le organizzazioni di pazienti rappresentano una parte integrante
di questo intero processo, dal momento che esse sono esperte
nellaccesso ai pazienti. Esse sono le ambasciatrici dei
pazienti e possono facilitare lo sviluppo di comunicazioni aperte
tra lindustria e i pazienti stessi in modo da assicurare
trasparenza, creare fiducia e sviluppare soluzioni. Partnership
e lavoro in sinergia sono semplicemente i modi più efficaci
per raggiungere questi risultati.
Non cè alcun dubbio che lindustria possa supportare
progetti in corso già sviluppati in precedenza oltre che
aiutare a sviluppare iniziative completamente nuove. Non dimentichiamo,
tuttavia, che gli operatori sanitari e i primariati ospedalieri
svolgono anchessi un ruolo essenziale. Agendo come
facilitatori, essi possono aiutare a tradurre le esigenze dei
pazienti in materiali che possano essere facilmente compresi
da questi ultimi e possono consigliare soluzioni specifiche per
affrontare le numerose sfide urgenti che gli stessi si trovano
a gestire.
Questa è una versione aggiornata di un articolo originariamente
pubblicato nel numero di luglio di Pharmaceutical Market Europe.
La Dott.ssa Beverly Barr è responsabile per le comunicazione
e gli affari esterni presso Pope Woodhead & Associates e
vicepresidente della Pharmaceutical Marketing Society. Knut-Johan
Onarheim è presidente dellEPDA.
Originating
EPDA Plus issue on the EPDA website
Torna al riepilogo di EPDAPLUS
Autunno 2011: Vai |