I rischi per chi assiste una persona con Parkinson.
Da: EPDAPLUS Primavera 2010 - num. 13
(
www.epda.eu.com)
This article has been provided with the kind permission of the European Parkinson’s Disease Association.
Questo articolo è pubblicato con il cortese permesso dell'EPDA (European Parkinsons's Disease Association).


Una nuova ricerca suggerisce che coloro che si occupano dell'assistenza del proprio coniuge affetto da Parkinson sono esposti al rischio di declino fisico e mentale.
La ricerca condotta dalla Oregon Health Science University, dal titolo A better living - a ten-year studio, ha inizialmente studiato i partecipanti nel 1992 e nel 1994. I soggetti erano stati selezionati in base a criteri semplici: essere residenti negli Stati Uniti e occuparsi di un coniuge nei primi stadi della malattia di Parkinson. La ricerca, ripresa in modo approfondito nel 2002, ha evidenziato i risultati riportati di seguito.
- I caregiver che assistevano da 10 anni un coniuge affetto dal Parkinson notavano un significativo deterioramento nella loro salute e benessere, con un aumento rilevante del fardello dell'assistenza.
- Dei parkinsoniani residenti in strutture di assistenza continua, il 55% era affetto da demenza rispetto solo all'8% di quanti erano rimasti a vivere in casa.
- Nel 20% dell'intero campione di caregiver si è osservato un grado di depressione tale da richiedere trattamento professionale. La depressione nei caregiver delle persone con Parkinson (PCP) residenti nelle strutture di assistenza continua è risultata più che doppia (55%) rispetto ai gruppi in lutto o impegnati in un'assistenza continua.
Questi risultati suggeriscono che fornire assistenza per un certo numero di anni a un coniuge affetto dal Parkinson può portare a depressione, problemi di salute e logoramento. Il rapporto sottolinea inoltre la necessità di aiutare queste famiglie attraverso servizi sociali, quali assistenza a domicilio da parte di caregiver professionisti, caregiver sostitutivi e gruppi di sostegno emotivo.

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